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profet

Un artwork dal sapore vintage

By Artwork

UN ARTWORK DAL SAPORE VINTAGE, PER UNA BONTÀ SENZA TEMPO.

Prendiamo un’importante azienda dolciaria con oltre mezzo secolo di esperienza e passione nel creare e realizzare Dolci a Lievitazione Naturale, aggiungiamo un cliente internazionale che desidera ampliare il proprio assortimento con un prodotto della Tradizione Pasticcera Italiana e otteniamo un dolce particolare, dalle forme che sembrano replicare antiche architetture, il cui nome è ancora top secret.

Come presentarlo, su un packaging, al mercato estero?

Attraverso un artwork realizzato a mano, come si faceva negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso, e perfezionato digitalmente.

Riteniamo infatti che questa soluzione consenta di sottolineare la maestria artigianale all’origine di un Dolce realizzato a regola d’arte e di presentarlo come un’icona di bontà tutta Italiana.

Il percorso creativo, guidato dalla nostra metodologia “Proemotions”, ci ha condotto ad optare per una “illustrazione” del prodotto che, rispetto al tradizionale still life, restituisce un design più emozionale e coinvolgente proiettandolo in una dimensione “senza tempo”.

L’intento è di creare intorno al Dolce un mix di emozioni: apprezzamento estetico, interesse, desiderio, nostalgia e un’irresistibile voglia di gustarlo.

Pack Appeal

By Packaging

EFFETTI SPECIALI PER L’EMOTIONAL PACKAGING

In Profet prendiamo molto sul serio la progettazione di un packaging, consapevoli dell’importanza funzionale e strategica che riveste: protegge e presenta il prodotto, presidia lo scaffale, cattura l’attenzione del consumatore e ne conquista le preferenze.
Un duro lavoro visto che deve anche assolvere a compiti di marketing (in primis di posizionamento e benefit, ma anche emotivi e auto-espressivi), di comunicazione e non ultimo generare un’esperienza positiva con il prodotto e il brand. Il tutto senza trascurare la responsabilità ambientale.

Crediamo che il packaging assolva, oggi più che mai, una funzione in più: quella di accendere emozioni, creando coinvolgimento, entusiasmo, un vero e proprio “appeal emotivo”.

Diversi studi dimostrano che la maggior parte degli acquisti avviene sull’onda di spinte emotive. Appare quindi evidente l’importanza di promuovere il brand in modo emozionale da parte del packaging, entrando in empatia con il target e inducendolo all’acquisto.

In Profet abbiamo messo a punto una nostra metodologia di lavoro, denominata Proemotions, che individua e ordina in modo logico e sequenziale gli elementi e gli aspetti determinanti, su cui lavorare, per ottenere un design emozionale.
Ciascun elemento viene vagliato alla luce delle conoscenze disponibili di neuromarketing, semiotica e comunicazione e ne viene valutato il livello di correlazione rispetto all’emozione da generare nel target.

I supporti e le finiture stampa costituiscono uno di questi elementi-step di analisi da considerare.

Pertanto, nel corso degli ultimi incontri Pronovo, con i nostri esperti di produzione e i partner industriali, ci siamo chiesti quali nuove soluzioni potessero aiutarci nell’intento di tradurre matericamente, in modo percepibile, valori e benefit di un brand e tradurli in emozioni nella mente del consumatore.

Chiaramente non esiste una regola generale universalmente valida ma ogni soluzione, supporto ed effetto adottato andrà valutato e scelto in base al grado di correlazione che ha con l’emozione target che desideriamo suscitare. Inoltre ogni elemento andrà visto in relazione a tutti gli altri che concorrono a generare l’emozionalità voluta nel singolo design.

Soluzioni per un pack elegante e di sicuro effetto.
Già in passato abbiamo utilizzato dei film metallizzati con particolari effetti di stampa per generare interesse, stupore e trasferire percezioni di lusso, prestigio, freschezza.

Ad esempio nel 24K Riserva Oro Foodlab i materiali e lo shape design del pack generano interesse, desiderio, apprezzamento estetico e concorrono a trasferire un posizionamento premium e di lusso.

Con la stampa diretta su metallizzato per il salmone affumicato Foodlab Salmon & Co. si è invece posto l’accento sulla superiore freschezza e qualità del salmone, e le cangianti tonalità del cyan sull’argento richiamano alla mente lo sfavillio della luce solare sulla superficie del mare incontaminato da cui provengono i salmoni.

L’astuccio metallizzato dello special pack Sockeye Foodlab, congiuntamente agli altri elementi, quali ad esempio l’antica cartografia, la stampa diretta del nero su argento, gli stilemi grafici impiegati richiamano alla mente terre lontane e storie di esploratori e pescatori. Apprezzamento estetico, nostalgia, calma, voglia e desiderio erano le emozioni target che ci eravamo prefissati di raggiungere.

Nuovi effetti per un packaging ancora più emotional!

Dalle nostre ricerche e incontri Pronovo sono emerse le seguenti soluzioni:
• Oro Colato Digitale
• Film con effetti Fresnel
• Film con effetti olografici
• Film sia olografici che Fresnel a registro
• Transfer (molto interessante per soluzioni “green”)

Oro colato digitale.
L’oro a caldo a rilievo è una tecnica conosciuta e nata in serigrafia con la collaborazione di macchine a trasferimento termico.
Il risultato è interessante, bello ma abbastanza costoso.
Quello che presentiamo oggi è invece un oro molto più “rilievoso” e morbido al punto da sembrare colato sulla carta.
La cosa più interessante e nuova è che è ottenuto con stampanti digitali e questo consente non solo contenimento di costi, rispetto alla tecnica precedente, ma anche la possibilità di basse tirature per special pack o campionature.
A noi l’oro colato digitale è veramente piaciuto e crediamo possa trovare un’ottima applicazione nelle etichette dei vini, nella cosmesi e in tutti quei casi in cui si voglia emozionare generando, ad esempio, stupore, desiderio, apprezzamento estetico e soddisfazione.

Film con effetti Fresnel.
Questi film ci hanno veramente conquistato e hanno senza dubbio “una marcia in più” per creare tridimensionalità, suscitare associazioni mentali ed emozioni, far vibrare la luce, catturare l’attenzione. E questo, solo per citare alcuni degli aspetti che ci hanno maggiormente colpito.
Si tratta di film in poliestere da 12 micron di spessore con degli effetti di profondità, in genere di tonalità argento.
Si applicano con una macchina plastificatrice direttamente sul foglio.

Film con effetti Olografici.
Sono film con riflessi arcobaleno, lisci (effetto rainbow) o con grafismi (righe, pallini, ecc.). Si applicano con una macchina plastificatrice direttamente sul foglio.

Film sia Olografici che Fresnel a registro.
Come i precedenti ma con i grafismi a registro per essere stampati con macchine da stampa, sia offset che serigrafiche o rotocalco, a foglio. L’applicazione è esclusivamente con macchinari bobina/bobina per poi essere tagliati in fogli. I tempi di lavorazione sono qui però lunghi.

Transfer.
Questa tecnica è molto interessante e in linea con le attuali esigenze di maggiore rispetto dell’ambiente.
In sostanza si tratta degli stessi effetti dei punti precedenti con la particolarità che i grafismi vengono trasferiti sul supporto (carta, carta adesiva o cartone) ma viene tolto il film plastico che serve solo come veicolo. In questo caso occorre usare una macchina bobina/bobina.

Tempistiche di produzione.
Brevi per la stampa digitale oro colato e i film olografici e fresnel, di alcune settimane (6-10) per i film a registro e transfer.

Conclusioni e possibili applicazioni.
Gli effetti stampa individuati possono costituire un validissimo alleato per tradurre e trasferire, con maggior forza, al target i valori e le associazioni mentali del brand in una logica di “emotional packaging”.
Si pensi infatti all’utilizzo degli effetti lucenti e sfavillanti su film metallizzato per un detersivo per bucato che promuove la brillantezza dei colori o “bianchi più bianchi”, oppure per un dentifricio super sbiancante. Pensiamo ancora agli effetti “3D ghiaccio” per prodotti surgelati, a quelli “3D acqua” per prodotti ittici che devono veicolare concetti di freschezza o “all’effetto sfera” per richiamare il perlage dei migliori spumanti. All’oro colato e ai film di cui sopra per un packaging di lusso, di cosmesi o profumo. Le applicazioni sono molteplici e non vediamo l’ora di impiegare queste nuove soluzioni nei nostri packaging per renderli ancora più efficaci ed emotional.

Cariche di emozioni

By Materiale POP

“CRAVATTE” PORTAPRODOTTO
UN SEMPLICE MA VALIDO ALLEATO DELLE VENDITE

Scaffali a parte, esistono diversi modi per esporre e promuovere i prodotti sul punto vendita, alcuni sono più economici e altri meno.
Gli espositori da banco o da terra, cartotecnici o multimaterici, sono spesso i primi a venire in mente; ottimi per catturare l’attenzione e comunicare, se ben progettati, ma comportano discreti costi non solo per la realizzazione ma anche per la “mise en place” sul punto di vendita (PDV).

Esiste però un altro strumento economico e di più semplice gestione che offre un’eccellente flessibilità di collocazione sul PDV anche in una logica di cross-selling: la cravatta.

CRAVATTE STANDARD E CUSTOM

Possiamo idealmente suddividere le cravatte in due tipologie: standard e custom.
Le standard sono quelle reperibili in commercio dai fornitori di materiali per il punto vendita; dal design minimal sono realizzate in materiale plastico “leggero” e trasparente, nate per essere fissate allo scaffale con appositi ganci o morsetti e per sorreggere blister di prodotto dal peso contenuto.

Le custom sono invece cravatte progettate da agenzie di design e comunicazione per rispondere alle esigenze funzionali e di comunicazione specifiche di un determinato prodotto.

In quest’ultima categoria rientrano le cravatte da noi progettate per i giochi Princess, Transformers, Nerf, My Little Pony, Marvel e Play-Doh di Hasbro.

COSA RENDE LE CRAVATTE CUSTOM HASBRO INTERESSANTI E PARTICOLARI

Sono “cariche di emozioni”.
Le cravatte divengono un’estensione del patrimonio valoriale dei brand.
Promuovono i simboli della marca e si fanno portavoce di un mondo di divertimento e magia che instilla allegria e interesse nel target.
Da piene aiutano a valorizzare il prodotto e a catturare l’attenzione, da vuote continuano a comunicare non essendo trasparenti ma personalizzate.

PRATICHE, FUNZIONALI E DI QUALITÀ.

Sono progettate per ospitare e sorreggere perfettamente sia i giochi in blister che quelli in vasetto (nel caso della cravatta Play-Doh). Si appendono inoltre facilmente e saldamente grazie al gancio metallico ad “S”, sono robuste e viaggiano comodamente all’interno dell’imballo di vendita (senza necessità di colli e spedizioni separate).

Le cravatte sono realizzate senza compromessi per veicolare un’elevata qualità percepita: fatte in PP da 0,50mm, stampate in litografia a 4 colori + 2 passate di bianco di fondo; fornite con gancio metallico a “S”.

Per la loro realizzazione abbiamo seguito le procedure del nostro sistema qualità che prevedono la realizzazione di prototipi, le prove e i test di carico e flessione, la fornitura di prove colore certificate e il controllo qualità presso lo stampatore. Infine la consegna presso il deposito logistico del cliente in Francia con relativo foglio di istruzioni.

Diritto al verde

By Ambiente

IL PACK CHE SOSTIENE L’AMBIENTE

Il tema della sostenibilità ambientale è sentito ormai da tempo ma mai come oggi è all’attenzione dei brand, al punto di divenire un trend in forte crescita.

Dal food fino alla cosmesi i brand hanno acquisito la consapevolezza che è giunto il momento di affiancare a offerte concrete e di valore, confezioni rispettose dell’ambiente.

Questa strategia incontra le aspettative di una clientela sempre più responsabile nelle scelte di acquisto e ripaga i brand virtuosi in termini di ritorno di immagine e vendite.

Come designer di packaging ci crediamo molto e da tempo aiutiamo i brand a sviluppare confezioni sempre più rispettose dell’ambiente e quando possibile andiamo oltre, progettando packaging riutilizzabili.

È un lavoro impegnativo che comporta un ripensamento in termini progettuali, di materiali e di approccio alla comunicazione.

Assistiamo spesso a tentativi da parte dei brand di apparire attenti all’ambiente ma purtroppo più a livello estetico che sostanziale.

Per offrire realmente soluzioni eco-sostenibili collaboriamo con l’industria al fine di offrire packaging realizzati con materiali riciclati o riciclabili, provenienti da una filiera di approvvigionamento certificata che rispetti alberi ed ambiente, che usino colle senza solventi e un basso utilizzo di inchiostri (se possibile vegetali), senza dimenticare la riduzione dei volumi dei pack che impatta su un minore inquinamento in fase di trasporto.

Quello che oggi è un trend diventerà un prerequisito indispensabile.
Noi continueremo a crederci e ad impegnarci per supportare i brand dei nostri clienti in questo cammino che ci vedrà sempre più rispettosi del pianeta.

Nomen est Omen

By Naming

BRAND NAMING

L’arte di creare un nome e un destino.

In Profet crediamo che la marca sia come una persona e il suo nome abbia una funzione tanto semplice quanto importante: farsi identificare e riconoscere dal consumatore in modo univoco, distinguendosi da tutti gli altri.

Il nome è per noi l’elemento più importante dell’identità di marca, il primo a essere memorizzato dal target, a generare associazioni mentali e quindi a posizionarsi nella mente del consumatore nel modo desiderato.
Il nome è il punto d’inizio dell’esistenza stessa di una marca: come si potrebbe infatti individuare e memorizzare rapidamente qualcosa se non avesse un nome?

È per questo che, quando siamo chiamati a creare un nuovo naming, lo pensiamo in modo che esprima l’identità e la personalità del brand, in grado di comunicare la propria unicità e distinguersi dai concorrenti.

MA QUALI SONO LE REGOLE CHE CI GUIDANO NELLA SUA IDEAZIONE?

Dipende dalla strategia.
Spesso serve a far comprendere l’identità di un prodotto, cos’è o cosa fa, a volte è astratto (così detto “nome di fantasia”) mentre altre volte assolve ad una funzione in più: legarsi al brand dell’azienda.
In quest’ultimo caso si ricorre spesso ad acronimi, nomi composti da una radice legata al master brand e da una desinenza esplicativa del prodotto.

Tutti i nomi devono avere alcune caratteristiche di base, cioè essere:

facilmente leggibili
facilmente pronunciabili
memorabili
distintivi

e ovviamente non devono generare associazioni mentali negative.

Vediamo alcuni esempi di brand name che abbiamo realizzato:

MASTERCLEAN – ARIX

Quando Arix, azienda leader nella produzione di articoli per la pulizia, ci ha affidato l’incarico di costruire la brand & visual identity della nuova gamma di spugne, abbiamo incentrato il progetto sulla ideazione e creazione di un nuovo brand name.
Il livello di innovazione della nuova linea di spugne era tale da renderle uniche sul mercato e quindi in grado di riflettere associazioni mentali positive sul master brand Arix.
La scelta del nome da assegnargli divenne subito chiara: MasterClean.
Il pay-off “Il maestro del pulito” conferma il suo posizionamento premium comunicando il grado di innovazione.

IODÌ – PIZZOLI

Pizzoli, specialista italiano delle patate, sempre attento alle esigenze del consumatore e ad una alimentazione corretta e salutare, ha sviluppato, in collaborazione con il dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna, un prodotto unico e innovativo: la patata allo iodio.
Lo iodio, componente essenziale per il benessere dell’organismo e spesso carente nella dieta, è apportato alla patata in modo naturale ed equilibrato tramite nutrizione fogliare.
Quando abbiamo ideato il nome avevamo due obiettivi da soddisfare:
comunicare in modo immediato e chiaro l’importante plus qualitativo del prodotto;
dissipare ogni dubbio riguardo al fatto che lo iodio potesse apportare sapori non graditi.

La scelta vincente è risultata Iodì, nome dal suono armonioso e intrigante che comunica immediatamente la caratteristica principale del prodotto.
Al payoff “la patata allo iodio con l’accento sul gusto” abbiamo affidato il compito di rassicurare il consumatore circa la bontà e la genuinità di Iodì.
Il nome è ormai un evergreen e si conferma sempre attuale e originale.

CALL4U – ROBERT BOSCH

Call4U è il sistema di soccorso digitale retrofit di Robert Bosch S.p.A. pensato per tutti i veicoli dotati di presa accendisigari.
È sufficiente inserire Call4U nella presa 12V, connetterlo all’App gratuita scaricata sullo smartphone ed il gioco è fatto; in caso d’incidente, Call4U contatta i numeri di telefono pre-impostati.
Com’è nato il nome di questo dispositivo destinato al mercato internazionale?
La nostra strategia ha puntato all’ideazione di un brand name in inglese che facesse immediatamente comprendere la principale funzionalità del dispositivo : “Chiama per te”.
La componente “4U”, (“for you”) del naming, non mira solo all’immediatezza della comunicazione, ma riconduce a “for” e “four”, anticipando così una caratteristica del sistema: poiché 4 sono i nominativi/numeri telefonici che possono essere salvati nell’App Call4U.
A definire le funzioni e il campo applicativo del sistema ci pensa la tag-line: Auto emergency call, con ”Auto” che rimanda sia al significato di “automobile” che di “automatic”.

ROBOX – ROBUSCHI

Robox è uno dei molti brand name da noi ideati per la Robuschi S.p.A. (oggi Gardner Denver), specializzata nella produzione di pompe e soffiatori industriali con oltre mezzo secolo di brevetti e ricerca tecnologica alle spalle.
Robox è un soffiatore innovativo: compatto, pronto all’uso, facilmente movimentabile (grazie alla base predisposta per l’inforcamento) e si caratterizza anche per la sua estrema silenziosità grazie alla particolare cofanatura insonorizzante.
Il nome è stato ideato seguendo la seguente strategia:
collegare il prodotto innovativo al master brand Robuschi (in modo da rafforzarne l’immagine di azienda innovativa)
trasmettere l’idea di compattezza
generare una sensazione di “tecnologicità” del prodotto

Robox, acronimo di Robuschi e Box, riconduce anche al concetto di “robotica” che stava caratterizzando le linee produttive dell’azienda.
Robox ha segnato l’inizio di un percorso per una nuova identià di prodotti più innovativi dell’azienda che ha visto la nascita di:
Sentinel, nome da noi ideato per il sistema di controllo elettronico del Robox
GreenBox, un altro innovativo gruppo compatto e insonorizzato di pompaggio per vuoto a bassa emissione di oli nell’ambiente.

Altri brand name realizzati: Better Slot Exclusive per Lottomatica S.p.a., Liquì Motta, Plus Alemagna Le Brioches e tanti altri per Nestlé.

Prima di scegliere un nome strategico è comunque sempre necessario effettuare un’analisi di anteriorità, per verificare che non sia registrato e che sia libero come nome di dominio per il web. Infine, ovviamente non dimenticarsi di registrarlo.

Packaging Upcycling

By Packaging, Upcycling

UPCYCLING
VS
RECYCLING

La rinascita del packaging.

Già 50 anni fa a Roma si formò un gruppo detto CLUB DI ROMA, voluto dall’Ing. Aurelio Peccei, manager di Fiat e Olivetti, dove scienziati, intellettuali e manager di livello internazionale si interrogavano sull’inquinamento ambientale, sullo sfruttamento delle risorse e sullo sviluppo industriale.

Oggi la sostenibilità è diventata un obiettivo europeo, e ci siamo finalmente accorti e convinti che dobbiamo cambiare rotta per ridurre i danni fatti nei decenni passati.

Ogni azienda “etica” ha un piano per ridurre le immissioni e creare prodotti con il minor impatto ambientale possibile.

Il riciclo è sicuramente una pratica fondamentale, ma oltre al riciclo in Italia si parla ancora poco di UPCYCLING legato al settore packaging, una strategia che può davvero contribuire alla salvaguardia dell’ambiente nonché all’immagine del brand.

Il packaging riciclabile spesso prevede una grande quantità di energia affinché il materiale riviva in altre forme e prodotti. Con il “packaging upcycling” invece l’energia necessaria per realizzare un nuovo prodotto è pressoché inesistente. Infatti dopo aver assolto alla sua funzione tradizionale per cui è nato, il “pack upcycling” acquisisce una nuova vita rispetto all’originale attraverso un immediato riutilizzo così da renderlo più interessante dal punto di vista creativo, estetico e funzionale.

Profet, nella progettazione dei propri pack, è sempre stata sensibile a queste tematiche e, quando possibile, preferisce questa alternativa. Oggi come nei decenni passati.

L’ultima realizzazione in chiave “upcycling” è rappresentata dal packaging Call4U della Robert Bosch. Ma in passato ci sono stati anche i primi mastellini gelato riutilizzabili di Antica Gelateria del Corso, le coppette componibili di Play Cups Gelati Motta e le storiche tazze e bicchieri gelato Antica Gelateria del Corso spesso riutilizzati dagli stessi professionisti della ristorazione.

Il colore prima di tutto

By Colore

IL COLORE HA UNA FORZA UNICA

Il cervello percepisce più velocemente il colore della forma e questo crea subito in chi lo vede una risposta sensoriale, generando così sensazioni e veicolando in lui significati, emozioni e suggestioni.

Per questo motivo il colore costituisce un elemento essenziale nell’identificazione di un brand o di un prodotto. La sua scelta è molto importante perché fa la differenza nel momento dell’acquisto.

Dalla progettazione all’esecuzione la cura del colore deve essere molto scrupolosa (nella foto precedente e in quella seguente: un packaging e un catalogo stampati con a fianco le rispettive prove colore certificate Fogra 39).

Occorre scegliere una cromia precisa e assicurarsi che in tutte le applicazioni (ad esempio stampa, web, materiale POP) sia esattamente la stessa.

Questo, in Profet, costituisce un obiettivo primario.

Profet si assicura che ogni fase di gestione del colore sia accurata nei minimi particolari.
Dalla profilazione della fotocamera per gli scatti di still life food e non food, alla calibrazione dei monitor, per finire con le prove colore certificate Fogra 39, tutto viene realizzato direttamente in agenzia.

IL COLORE E LA STAMPA

Grazie a questi scrupolosi controlli il committente può valutare correttamente le cromie, ad esempio di un packaging, di un company profile o di una foto, ed approvarle prima di andare in stampa, senza brutte sorprese o sgradevoli controversie.

In questo modo tutti i protagonisti coinvolti nel processo (agenzia, marketing, cliente e stampatore) hanno un punto di riferimento contrattualmente valido e sono certi che sul mercato uscirà esattamente quanto si è progettato.

Avviamento stampa cravatte porta giochi Hasbro: la prova colore certificata rappresenta un indispensabile riferimento per lo stampatore al fine di garantire la conformità dello stampato finale con quanto approvato dal committente (vedi foto sopra).

In conclusione: nel packaging design, nel brand design e nei materiali al punto vendita la scelta del colore (media color) è determinante per catturare l’attenzione, creare associazioni mentali e generare emozioni. Tutti gli sforzi profusi in fase di progettazione non devono essere vanificati in fase di stampa. L’unico strumento contrattualmente valido per verificare che quanto progettato dall’agenzia ed approvato dal marketing sia correttamente reso in stampa è la prova colori certificata.